Spazialità e soundstage - Arte Acustica

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Spazialità e soundstage

Tecnica
 

La sensazione di profondità della scena viene esaltata da una emissione ad ampia dispersione che permetta di avere energia del campo riverberato e tempi di riverbero adeguati, vedi gli omnidirezionali e ancor più i dipolari, invece la precisione della ricostruzione scenica è legata in maniera indissolubile al rapporto tra campo diretto e campo riverberato, con una criticità però, e cioè che in campo diretto sia il più possibile coerente in fase.

I sistemi dipolari a pannello (estesi anche nell'orizzontale) sono caratterizzati da una grande profondità di scena, ma in genere non hanno una precisione di ricostruzione della stessa adeguata (troppi ritardi nell'emissione diretta).

La soluzione a questo problema è quella di realizzare un sistema ad emissione estesa sulla verticale, non puntiforme, i cui altoparlanti siano disposti in coerenza temporale rispetto al punto d'ascolto. I risultati ottenibili possono essere sintetizzabili con la seguente estremizzazione:

diffusore alto quasi 2 m, con 7 altoparlanti in un ambiente di 4mx3,5m, distanza dell'orecchio dai TW 1,7/1,8 m, bene la ricostruzione scenica è tale che il diffusore sparisce completamente, non è avvertibile la sua presenza, con una precisione del posizionamento degli strumenti assoluta.

Con registrazioni di tipo binaurale o quantomeno minimaliste, le uniche che conservano il riverbero originario e quindi anche i ritardi di emissione a pavimento, viene ricostruita anche la scena sulla verticale. Naturalmente in un ambiente così piccolo anche la scena si ridimensiona di conseguenza.

Più è grande l'ambiente migliore è l'effetto, ma questo è valido in genere per qualunque diffusore.




















 
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